Il pensiero della politica va altrove

Il pensatore.jpgC’era da immaginarselo! Mettersi insieme in nome e per conto dell’Italia: PD, PDL, rosso, arancione, verde etc etc…

Oggi assistiamo a una comprensibile irritazione nella compagine governativa e politica. Avevano immaginato e sperato in un finale diverso, ma devono tornare alla realtà: idee diverse, conti, interessi.

Spaccature ovunque: nel pd con l’indomabile Renzi e nel pdl conteso tra falchi e colombe.

Tutti si distinguono nella forma,  e poca sostanza direi, si adeguano ma non condividono, ognuno con il proprio punto di vista,  a loro dire si muovono sempre e solo per il bene dell’Italia e degli italiani.

Un grande matrimonio, pd e pdl, consumato troppo presto. Quali sono i veri motivi?

Il bene dell’Italia la reazione a caldo, e, forse, un’analisi sul futuro, ma qualche osservazione la si può già fare, perché comunque, nei loro ragionamenti, non tutto torna secondo logica.

Perché la grande alleanza? Negli ultimi tempi non è che il politico sia ben visto dagli italiani, andare a votare sarebbe stata una tragedia. Una sonora bocciatura c’era da aspettarselo. Questa grande ammucchiata non solo li aveva salvati, tutti, ma aveva dato loro la possibilità di avere una comoda poltrona ministeriale, una o più per ciascuno. Che grande abbuffata!

La connivenza della grande pappata li aveva resi complici di uno scellerato aumento di tasse, sempre perpetrato ai danni degli italiani e a favore dell’Italia. Ma quale Italia? Quella dei professori!

Il professor Quagliariello, anima liberale del pdl, avrebbe dovuto essere il primo a ritirare la sua firma dalla stangata fiscale che si stava profilando, non l’ha fatto. Si sa come sono fatti i professori: galantuomini che sanno tutto ma che sanno fare poco, afferma Sallusti, se non appunto i professori. La Fornero, principe del diritto del lavoro, con la sua riforma ha messo per strada decine di migliaia di lavoratori esodati. La Severino, principe del diritto, ha dato il nome alla legge, quella sulla decadenza, più incostituzionale della storia repubblicana.

Attualmente assistiamo allo scenario teatrale politico dove l’interesse dell’Italia va a farsi friggere, e parliamo di falchi e colombe da una parte e dell’indomabile dall’altra. Ma il cittadino dov’è? Nei loro discorsi non c’è traccia, nulla!

Il pensiero della politica va altrove: serate, prossime spartizioni, la ricerca di un vestitino che ridia loro la verginità perduta per ripresentarsi agli italiani in “bianco candido”.

State attenti italiani…

Adriano Nicosia

Il pensiero della politica va altroveultima modifica: 2013-09-30T14:23:00+02:00da percorsisicilia
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