Abbondandis’id abbondandum… Da rifare la targa commemorativa del Senatore Alessi

11.jpgNella mia nuova veste di coordinatore di Percorsi Siciliani, mi trovo (mio malgrado) a dover assistere alle sedute del Consiglio Comunale, non più da spettatore (dagli “spalti”); ma da “dentro” l’aula occupata dai dipendenti consiglieri, dal primo dipendente e dalla giunta. Mio malgrado perché, senza ombra di dubbio, preferisco la libertà del cittadino spettatore alle regole di etichetta a cui devo sottostare come coordinatore di un movimento politico.
Nonostante ciò, mi sono dedicato al compito assegnatomi con serietà e rispetto delle regole democratiche. Ma mai avrei potuto pensare di scoprire quello che ho scoperto da dentro l’aula. La posizione privilegiata mi ha consentito di vederci meglio e più chiaro; e di dare certezza e fondamento a quello che fino a quel momento avevo coltivato come semplice sospetto, complice la distanza dal corpo del reato. Insomma veniamo al dunque.
Dopo una vita vissuta nel e per l’eloquenza, giurista di chiara fama, avvocato famoso e di grido, politico esperto e sagace, oratore fine e colto; oggi, le spoglie mortali di un uomo illustre si stanno letteralmente rivoltando nella tomba (mi si perdoni l’espressione).
Sto parlando di Giuseppe Alessi, sancataldese celebre; tra i più importanti oratori siciliani di tutti i tempi; padre fondatore della Democrazia Cristiana; primo presidente della Regione Siciliana; Senatore della Repubblica Italiana e, tra gli altri incarichi, ricordiamo quello di presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (Treccani).
Il Senatore Alessi, se potesse intervenire dall’aldilà, male digerirebbe – immagino – l “affronto” che l’amministrazione sancataldese gli ha rivolto. Una targa per intitolargli l’aula del Consiglio, a un anno esatto dalla scomparsa. Una targa commemorativa (fortemente voluta dall’on. Pagano) che contiene un errore grammaticale talmente grossolano che meraviglia come sia potuto accadere a chi si vanta di essere portatore di cultura a San Cataldo.
Per l’esattezza l’errore (o l’orrore che dir si voglia) non si presenta solo una volta, per cui si potrebbe pensare ad una svista; ma si ripete per ben due volte, segno che per i compilatori della targa quella è la forma giusta di scrivere. La targa, in marmo, porta incisa, con vernice dorata, una frase del Senatore; la riportiamo fedelmente così com’è scritta: “…. m’illusi di poter vivere da eroe in un mondo di eroi e vissi da pover’uomo in un mondo di poveri uomini….”. I più attenti avranno già riconosciuto il grossolano errore da matita blu: i puntini di sospensione si usano sempre nel numero di tre (e non di quattro), per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto.
Vista la gravità dell’errore, ci auguriamo, esclusa la svista, che sia frutto di distrazione (come si diceva una volta) e che non sia frutto della “mania dell’abbondare” con la quale Totò e Peppino ci hanno fatto fare grasse risate al cinema: “Punto! Due punti!… ma sì, fai vedere che abbondiamo… Abbondandis’id abbondandum… Punto, punto e virgola… punto e punto e virgola… Troppa roba… Lascia fare… poi dicono che siamo provinciali, siamo tirati…”. I nostri amministratori avranno pensato pressappoco la stessa cosa: Punto, due punti, tre punti… anzi, quattro! Al diavolo l’avarizia, abbondiamo!
E hanno abbondato anche nella distrazione, visto che da luglio scorso, data della inaugurazione della targa, né sindaco né giunta né deputazione nazionale e regionale si sono accorti dell’orrore.
La domanda legittima, che mette il dubbio, e non trova risposta, è: se fanno questi errori madornali per una targa commemorativa di un illustre personaggio, cosa può accadere quando la posta in gioco è di decine di milioni di euro come nel caso di un bilancio comunale?
A volte uno zero in più può avere effetti disastrosi.

Ubaldo Scarantino

Coordinatore Cittadino

La Sicilia, Domenica 13 Febbraio 2011, P. 34.

Abbondandis’id abbondandum… Da rifare la targa commemorativa del Senatore Alessiultima modifica: 2011-02-13T21:39:00+01:00da percorsisicilia
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