Muos, se proprio vuole Ministro, lo installi a Roma!

muos.jpgSicilia, terra di conquista!
Il governo di Roma, di comune accordo con quello americano, passa sopra la testa del Popolo Siciliano per installare un sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza, (“ad altissima frequenza”, avete capito bene, UHF), e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali a Niscemi. L’altissima frequenza preoccupa la popolazione che si spinge alla protesta per tutelare la propria salute e quella dei loro figli. Il Ministro Cancellieri, tempestivamente, ha inviato una nota al Presidente della Regione Crocetta in cui dichiara che il sito rappresenta un importante interesse strategico militare per la nazione. Una comunicazione che al momento però sembra non essere supportata da alcun fondamento giuridico. Anche se lo fosse, può prescindere dagli impatti e dai disastri che procurerà alla popolazione? È stato costruito, si pensa illegalmente, in mezzo a una riserva naturale, a due passi da Niscemi. I tecnici del Politecnico di Torino, chiamati dall’Amministrazione comunale di Niscemi, hanno valutato i rischi per le popolazioni circostanti depositando un rapporto, a dir poco, angosciante. L’altissima frequenza è molto pericolosa per la salute umana! Un altro fatto, veramente scandaloso, è scoprire che tutto il Muos è un’arma strategica offensiva di nuovo tipo, che fa parte di un sistema di basi analoghe, sparse in diversi continenti, collegate a un sistema di satelliti geostazionari che consentono agli Stati Uniti d’America, senza alcun controllo da parte italiana, di condurre azioni di rilevazione, controllo, guida di droni, possibili e multiple azioni di disturbo e di offesa verso terzi. Io mi chiedo, in un possibile conflitto, saranno i primi punti strategici a essere colpiti? Quindi bersaglio e guerra nel nostro territorio? Quindi la popolazione non solamente sarebbe messa nel forno a cuocere lentamente, forse a subire micro e macro onde, ma sarebbe anche il primo bersaglio di ogni futuro conflitto. Il Muos è arma di aggressione e non soltanto di difesa, e non è sotto il controllo delle leggi e delle autorità italiane. Quindi, caro Ministro Cancellieri, cerchi di rivedere la sua posizione e difendere il diritto alla salute della popolazione sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana. Le darei un altro consiglio Sig. Ministro, visto che siamo italiani, dia anche un’occhiata all’art. 11 a cui noi, anche, ci appelliamo: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. È una scelleratezza passare sopra le teste di popolazioni civili scavalcando quelli che sono i principi, diritti e le leggi fondamentali che ne regolano i comportamenti. Qualora, per Lei, non fossimo italiani, tanto meglio, adotteremo il nostro Statuto Siciliano: fuori dal NOSTRO territorio! Se proprio deve farlo, le consiglierei Roma, più strategico di così! Queste generazioni non consentiranno più che la Sicilia continui a essere terra di conquista nelle mani di chi neanche la conosce!

Adriano Nicosia

Muos, se proprio vuole Ministro, lo installi a Roma!ultima modifica: 2013-01-14T12:34:00+01:00da percorsisicilia
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