Pubblico: abbiate il coraggio di licenziare ladri e fannulloni!

licenziare.jpgLe leggi ci sono già, basterebbe soltanto applicarle bene. Licenziare i dipendenti statali, soprattutto i fannulloni o gli assenteisti, oggi in Italia non è affatto impossibile, grazie ad alcune norme approvate nel nostro Paese tra il 2001 e il 2009.

In Sicilia, poi, restando agli ultimi fatti, si dovrebbe fare una vera e propria rivoluzione!

Il Presidente Crocetta ha trasferito dall’assessorato alla Formazione 7 dirigenti e 53 impiegati perché, a quanto afferma nella sua nota, implicati in una serie infinita di scandali che addirittura trovava consolidata l’attività di trasferimento di danaro dalle casse pubbliche ai  propri conti correnti privati. La giunta scopre, inoltre, all’Ambiente  migliaia di pratiche e autorizzazioni bloccate da tempo con “ritardi inspiegabili”. Il Presidente motiva il loro trasferimento ad altri uffici “per il mal funzionamento dell’amministrazione”.

Così potremmo continuare anche per tutti quegli Enti regionali che sono preposti al credito e non fanno il loro dovere facendo morire le imprese e il lavoro.

Siamo ben lontani da quelle norme generali per un corretto comportamento, regole che devono essere principalmente accentuate nell’etica pubblica, perché  la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto.

Il  senso dello Stato, il rispetto delle Istituzioni, il sentirsi – amministratori e dipendenti – come servitori dello Stato,  oggi sono termini e temi scomparsi dal lessico e dalla riflessione; allo stesso modo è scomparsa la convinzione che il fine di ogni istituzione pubblica debba essere la promozione del bene comune.

Il bene comune e il pubblico interesse costituiscono il criterio fondamentale dell’etica pubblica. Ciò vale, anzitutto, per i pubblici dipendenti che devono essere, nei confronti dei cittadini, oggettivi e imparziali (oltre che efficienti) al fine di assicurare altresì il corretto funzionamento della pubblica amministrazione verso ciascuno e verso tutti. Ciò vale altrettanto per gli amministratori pubblici  che devono avere l’interesse e il dovere di governare nell’interesse della comunità e non delle fazioni.

Mi riferisco alla Sicilia perché è la mia terra e voglio cominciare da casa mia, ma è ovvio che tutto questo avviene ovunque in tutta Italia, nessuno si senta escluso.

Quello che ha fatto il Presidente Crocetta è un lavoro enorme, un principio di scuotimento etico senza precedenti, ma a mio avviso è incompleto!

Come si deve mai sviluppare questa terra, o una nazione, se chi è preposto a dare risposte evade o è assente o è corrotto?  Se le persone che hanno la grande responsabilità di funzione per lo sviluppo non le trovi neanche al telefono? La risposta dolorosa è ovvia: mai!

Penso di interpretare il pensiero di tanti, e in tanti diciamo che si deve aver il coraggio di licenziare chi nella pubblica amministrazione è ladro, fannullone, inefficiente o assenteista!

Cosa pensiamo di aver ottenuto con la rotazione del personale? Niente! Ladro era prima e lo sarà alla nuova postazione, inefficiente era prima e lo sarà alla nuova postazione, assenteista era prima e lo sarà alla nuova postazione.

Con quale faccia chiedere sacrifici ai cittadini? Per campare questo pantano di vergogna?

Quando manca l’etica, Amministratori, abbiate il coraggio di licenziare…

Adriano Nicosia

Pubblico: abbiate il coraggio di licenziare ladri e fannulloni!ultima modifica: 2013-01-25T16:57:00+01:00da percorsisicilia
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