Quando lo Stato diventa criminale

Roberto Corsi.jpg“Non ho più nessuna intenzione di pagare le tasse a questo Stato in mano a politici ladri e criminali. Da oggi chi entrerà nel mio negozio avrà lo sconto del 21%, quel 21% che lo Stato abusivamente mi chiede. Sono stanco di essere vessato e ricattato da persone che dovrebbero tutelarci e che non lo fanno. Sono stanco di non sapere per che cosa e per chi ho pagato le mie tasse in tutti gli anni della mia attività. Voglio che lo Stato mi dica come ha speso finora i miei soldi. Sono stanco di Equitalia e di tutte le vergognose leggi fiscali, che sono dei veri crimini verso il popolo sovrano. Sono stanco di questo Stato che elargisce stipendi e pensioni d’oro a gente che non ha mai lavorato, e che sono il frutto di leggi scritte e approvate da politici sicari al servizio dei poteri forti e criminali. Io devo, in primo luogo, proteggere, e dar da mangiare, ai miei figli e alla mia famiglia.”

Questo è quanto ha dichiarato Roberto Corsi, un commerciante di Montalto Uffogo in provincia di Cosenza.

Un gesto simbolico ed eclatante quello di posizionare fuori dal suo negozio il registratore di cassa per scaraventare fuori lo Stato Italiano. Non batterà un solo scontrino fiscale.

“Non posso difendere il mio popolo, ma ho il dovere di difendere la mia famiglia, ho messo fuori il registratore di cassa, così facendo ho tolto i delinquenti dalla mia attività. Non mi fermerò: mentre la nave Italia viene messa con la barra dritta dalla ciurma dei governanti, io ho i figli in acqua, e nessuno mi butta un salvagente, nessuno mi butta una scaletta di salvataggio, difenderò fino alla morte i miei figli. Non pago più nessuna tassa. Ripeto, non posso salvare un popolo, ma ho il dovere di salvare e difendere i miei figli”.

Uno Stato visto come un galeone zeppo di pirati all’arrembaggio, rapinatore, vessatorio, incurante dei bisogni e dei problemi dei suoi cittadini.

In tutt’Italia i cittadini danno segnali d’insofferenza, gesti da far capire di essere al limite della sopportazione perché lesi nella loro dignità e strangolati dalla morsa del bisogno.

Quali segnali aspetta, ancora, lo Stato per capire che è stata imboccata la strada sbagliata?

Adriano Nicosia

Quando lo Stato diventa criminaleultima modifica: 2013-03-12T08:36:00+01:00da percorsisicilia
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