Napolitano e il pesce di aprile

Monti, Napolitano, Adriano Nicosia, pesce di aprileSe votare servisse a qualcosa, non ce lo lascerebbero fare” affermava Mark Twain, mai citazione più azzeccata ai tempi moderni. La data, per il titolo di oggi, mi sembra quanto più appropriata. Forse Napolitano ci ha pensato proprio a lungo, e per non farla proprio spudorata, ha scelto qualche giorno prima, di sabato. Io per pareggiare il conto lascio la domenica e scelgo il lunedì, più adeguato.

Se Mark Twain avesse ragione, per proprietà transitiva avremmo tra le mani la menzogna più grande, insulsa, sciocca e pericolosa che una casta oligarchica possa mai concepire per produrre sempre governi autoritari e fortemente accentratori. L’illusione deve dividere, isolare, allontanare il soggetto dalla verità o dalla ricerca di questa, altrimenti non funziona; è fondamentale per l’illusione che vi siano solo spettatori e un solo prestigiatore. O più prestigiatori! Qual è il ruolo di Grillo? Perché gli italiani lo hanno spedito in Parlamento? Quanto vale votare oggi?

 “In questo senso mi accingo a chiedere a due gruppi ristretti di personalità tra loro diverse per collocazione e per competenze di formulare, su essenziali temi di carattere istituzionale e di carattere economico-sociale ed europeo, precise proposte programmatiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche” recita Napolitano. “E’ giunto il momento della prova, il momento del massimo senso di responsabilità” ha dichiarato il presidente della Repubblica dopo aver conferito a Mario Monti l’incarico di formare un nuovo governo.

Gente di potere che nessuno ha votato, a conferma della frase di Twain che la democrazia è solo formale. E dopo essersi affidato alla casta con un magistrale colpo da maestro Napolitano abdica:  “ciò potrà costituire comunque materiale utile: voglio dire anche per i compiti che spetteranno al nuovo Presidente della Repubblica nella pienezza dei suoi poteri”.

Non l’ho mai chiamato “re”, ma oggi voglio farlo al pari di altri importanti quotidiani nazionali. Re Giorgio sta ricreando un governo di tecnici prorogato oltre ogni misura al di fuori della Costituzione.  A corredo, un pool di “saggi” che dovrebbero veder bene come spartire la torta Italia al servizio dell’Europa e della Merkel.

Ma c’è una cosa su cui voglio riflettere. Grillo, ma spiegami… cosa sei andato a far in Parlamento? Sai che una volta dentro quell’Istituzione bisogna prendere delle decisioni e caricarsi di responsabilità? Di quale responsabilità ti stai caricando, quella di aver permesso il grande inciucio a largo raggio?

Caro Grillo, una cosa voglio dirti nel massimo del rispetto: sei uno sciocco se pensi che si dimetteranno! Forse sì, ma dopo aver sistemato le loro cose per i prossimo 10 anni. Che grossa ingenuità! A te rimarrà la responsabilità di aver permesso tutto questo, e allora sì che potrai urlare, avrai tutti i tipi di argomenti. Potrai solo urlare però…

A noi Popolo Italiano, come di consueto, non ci resta che beccarci l’ennesimo pesce di aprile…

Adriano Nicosia

Napolitano e il pesce di aprileultima modifica: 2013-04-01T09:53:00+02:00da percorsisicilia
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